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martedì 26 febbraio 2013

EDITORIALE - “Ha vinto il popolo: Repubblica Parlamentare finita.”

E’ chiarissimo il messaggio del voto degli Italiani: questa Repubblica Parlamentare è finita. In pratica il 25% di Grillo sommato al 25% di astensionisti dichiara che il 50% degli aventi diritto al voto non vuole più saperne di questa Politica SPAZZATURA CHE PRENDE ORDINI DALLA GERMANIA. Si vuole stravolgere il sistema, azzerare i costi della politica (Grillo ha fatto un miracolo senza spendere un euro dei soldi pubblici) dimezzare i costi della burocrazia (dal Quirinale ai consigli comunali) e ridare voce al popolo che finalmente sembra essersi svegliato.  Forse non vuole neppure più l’euro per poter battere moneta ed aprire un nuovo scenario con l’eventuale riduzione del debito pubblico, ma la lira italiana non è la sterlina. Il vero perdente è Bersani, il vincente è Grillo che, se si rivoterà a breve, “rischia” di prendere l’80%. Subito dopo di lui ha vinto il personaggio Berlusconi, vera macchina da guerra, che in un mese ha raddoppiato i voti del Pdl. Se non ci fosse stato in campo Monti non è improbabile che Berlusconi avrebbe vinto. Monti la grande iattura dell’Italia che ha eseguito a puntino gli ordini della Merkel: tasse, tasse, tasse senza alcuna riduzione dei costi della politica che, tremebondo, non ha osato toccare (più importante la riforma per i tassisti). Ha creato una sorta di spionaggio finanziario cercando di distruggere il ceto medio: un giochino d’antan comunista. Un repulisti di salute pubblica è stato fatto non riportando in Parlamento i vari Fini, Buttiglione, Di Pietro e arnesi vari. Inutile fare oggi previsioni su un’eventuale formazione di governo. A meno che per combattere Grillo non si apparentino PD e PDL: per lasciare le cose come stanno e non andare al voto. Ma non è quello che vogliono gli Italiani. In questo caso si rischiano le forche in piazza.