cover blog M Alberini

lunedì 25 febbraio 2013

VISTO DA LEI - “Esubero di fantocci in Parlamento”

Cara Mariella,
verrà mai il giorno in cui l’uomo si sveglierà dall’incantesimo creato dall’astrattismo filosofico di immaginari interessi economici e si renderà libero dai preconcetti della schiavitù del Potere terreno?
TROPPI I PROBLEMI NAZIONALI IRRISOLTI. Il problema di fondo del nostro Paese è la forza della disinformazione, creata da penne ben retribuite in malafede che fanno volare persino gli asini.Molti giornali andrebbero chiusi, molte bocche sigillate, molti Politici confinati, molti Giudici esautorati, molti Professori dovrebbero ritornare  sui banchi di scuola per imparare Sociologia, Psicologia, Umanesimo, Economia, Fratellanza, Amore, Rispetto e Onestà.Dinnanzi ai nostri occhi vediamo un Paese ridotto a un cola brodo.II RINASCIMENTO FIORENTINO  NON CI APPARTIENE.Fatta eccezione per i meriti conquistati nell’arte e nella letteratura dai nostri avi in epoche remote, bisognerebbe scavare nella mentalità dell’uomo contemporaneo non ancora sufficientemente evoluto e indebolitodai vizi, i troppi soldi e i troppi privilegi riconosciuti ai nostri Politici.Alcuni dei quali fisicamente e mentalmente provati dall’uso di Droghe e Escort di primo pelo, amanti dei cani e nemici dell’umanità, non contribuiscono a migliorare la situazione esistente relativa ai gravi problemi Nazionali di ordine Sociale, Umano, Economico e Psicologico.La Politica aggrappata alle poltrone di comando, ha assunto il ruolo incontestabile di prima donna, procedendo con riflessi  animaleschi, ricorrendo all’uso della forza, per soddisfare i personali sogni di gloria e farsi riconoscere come Miti della diversità, per essere arruolati nell’esercito dei tiranni di tutti i tempi.IL CAPITALISMO SCONVOLTO DA AFFARISTI SENZA SCRUPOLI viene spesso additato con facili e insensati criticismi, senza considerare che il Capitale è una funzione indipendente e ben distinta da qualsiasi pensiero Politico. Si può ben definire come lo strumento primario per progredire nella qualità della vita.Sui continui fatti che coinvolgono personaggi Pubblici, penso sia inutile recriminare, piuttosto intervenire scientificamente in quel incurabile cancro della Politica del sistema Italiano, senza esporsi ad accuse dirette che potrebbero coinvolgerci in penalità per lesa Maestà ai tanti Reucci del Paese. Se tutto l’insieme che forma l’Autorità Politica del Paese fosse una Ditta Privata, sarebbero tutti a casa o in galera per incapacità, sotterfugi e vari danni impuniti che distruggonol’economia e l’immagine Nazionale in Italia e all’estero.
IL MARCIUME ESISTENTE NEL SISTEMA tende a capovolgere la realtà, considerando 60 milioni di cittadini come imbecilli, mentre la piaga è incentrata proprio nella Politica situata in modo disonesto in tutto il sistema Paese, in special modo nella produzione delle Industrie di Stato, che pagano o non pagano le tasse danneggiando il mercato.Il diritto dei Partiti che fanno a pugni per collocare i propri collaboratori Politici nei barattoli della marmellata, sprecare a piacere le risorse del Paese, ed andare oltre con il supporto delle Lobby e clientelismi sostenuti da una miriade di Consiglieri, Consulenti e Factotum, Media mercenari al servizio del soldo, Sindacati, e con il supporto esterno di Istituzioni Mafiose e della Giustizia per poter racimolare addizionali privilegi.Le prigioni non sarebbero sufficienti per contenere la corruzione regolarmente applicata dalla Politica, senza la volontà di correggere il male che ci ha condannati ad una recessione ben più grave, il declino della nostra civiltà.IL CAPITALISMO ALLA RICERCA DI SICUREZZA. Una fra le più importanti considerazioni del Capitalista non si basa sul profitto o sulla speculazione, come incarnato nel pensiero Comunista, ma solo sulla salvaguardia del Capitale. Poi in ordine cronologico: la sicurezza Politica del Paese, il livello di Inflazione, la credibilità dei debitori e per ultimo l’interesse in considerazione delle tasse, prebende alla Politica ed altri diritti imposti dallo Stato.
“CHE COSA SARA’ DI NOI?”. Per il momento non si intravvedono aperture a breve. Probabilmente bisognerà attendere un cambio generazionale, la fine della vecchia politica dei Mamelucchi, per impostare i programmi di una nuova Italia…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro lettore,
il bipede umano non saprà mai rinunciare alla lotta per la supremazia e il potere: non riuscirà ad imparare nulla da corsi e ricorsi storici e neppure dalle atrocità delle guerre che, da sempre, devastano il pianeta Terra. 
Cosa sarà di noi? E’ proprio questa l’angoscioso domanda che agita l’animo degli Italiani. Nessuno nelle cosiddette “armate brancaleone”, schierate a raccontar panzane nelle comparsate televisive ci è sembrato in grado di porre il minimo rimedio alla CADUTA LIBERA del nostro paese. Poiché l’unica cura sarebbe distruggere la piramide di potere pazientemente costruita in circa 60 anni di “regime democratico” e quindi autodistruggersi. Oggi chi si èriuescito a entrare in Parlamento, come minimo, deve provare un certo disagio per non dire vergogna di aggiungersi alla masnada che ha ridotto il Paese in questecondizioni. Guardiamo con un certo disgusto le foto delle cosiddette nuove leve: come si può pensare siano in buona fede? Cosa credono di poter fare per l’Italia diventando parlamentari? Forse soltanto pavoneggiarsi in un ruolo senza potere e senza lustro, indennità mensile a parte. Soltanto fantocci in esubero ( ne bastavano trecento tra Camera e Senato) agli ordini dei “capibastone”. Fra questi vecchi e nuovi arnesi della politica sfilano tronfi imbroglioni da strapazzo che straparlano di “misure” di politica industriale ed economica senza alcuna cognizione di causa. “Mandiamoli tutti a casa” è il pensiero fisso degli Italiani. Ma come? Lo abbiamo detto più volte: stop ad elezioni politiche. E’ indispensabile cambiare completamente il sistema: questa Repubblica Parlamentare è agonizzante. Deve diventare una Repubblica Presidenziale con un Presidente eletto dal popolo che  sia sempre stato fuori dalla politicae si ispiri agli ideali patriottici e pragmatici di De Gaulle. Per arrivare a questo ci vorrà un REFERENDUM-PLEBISCITO CHE VENGA FIRMATO ALMENO DALL’ 80% degli ITALIANI.