cover blog M Alberini

lunedì 30 settembre 2013

VISTO DA LEI - "IL NAUFRAGIO DELL'ITALIA"

Cara Mariella,
qual miglior stabilità politica di quando il governo non c'è? Sinceramente mi auguro una pestilenza in Parlamento. Forse sarebbe l’unica nostra via di scampo…
Messaggio firmato, inviato via e-mail

Cari lettori,
quando un italiano arriva a queste conclusioni significa che è completamente disgustato da tutti i politicanti esistenti nel nostro Paese e li giudica al livello che meritano: quello dei rapinatori istituzionali.  
La situazione giudiziaria di Berlusconi è irreversibile e le dimissioni dei Ministri del PDL non sono attribuibili a sue reazioni di rivalsa ma sono giustificate dall’inazione di  un Governo che dopo mesi di inutile esistenza decide di aumentare IVA e TARES per continuare a far pagare al popolo gli errori e le malversazioni  di una politica tesa a far arricchire  Kaste e contro Kaste senza mai nemmeno prendere in considerazione di tagliare  i loro indecenti costi. Costi estesi a mogli, figli e parenti tutti. Un marciume da spazzare via in toto con un’azione definitiva che adesso può essere messa in atto dal popolo elettore. Ormai le risorse del Paese sono state saccheggiate  fino all’osso e trasferite nei conti all’estero e nei patrimoni intestati a chissà a chi dei politici e burocrati che da oltre un trentennio la fanno da padroni su questa povera Italietta tornata alla miseria del dopo guerra, ma forse si dovrebbe dire alla miseria del dopo sfascio economico provocato da questo sistema politico di delinquenziale irresponsabilità.
Di continuo si parla di responsabilità istituzionale, senso dello Stato e dei doveri di  chi siede in Parlamento (sifaperdire) a rappresentare il popolo italiano. Costoro da molti decenni rappresentano soltanto se stessi, i loro luridi interessi e quelli dei loro accoliti.    
Ormai gli Italiani non credono più a nessuno. Non sappiamo cosa potrà accadere nella ormai vicina tornata elettorale. Sappiamo però che bisogna cancellare questo sistema con tutti i suoi rappresentanti ormai non democratico, indecente e sporco  nel senso peggiore.
m.alberini@iol.it


lunedì 23 settembre 2013

VISTO DA LEI - Voce del verbo “asfaltare”

Cara Mariella Alberini,
le terminologie straniere nella lingua italiana sono molto fastidiose ai cultori del nostro dolcissimo idioma. Ma vorrei chiederle cosa vuol trasmettere un certo giovane e sempre più antipatico sindaco quando nei comizi e in televisione pronuncia di continuo la frase “noi li asfaltiamo”. Inoltre vorrei suggerirgli di straripare un po’ meno di tracotante burbanza dato che il suo “protettore” è inviso agli Italiani anche e non solo per questo suo difettuccio…
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Carissimo lettore,
i candidati alla segreteria del PD (perché diciamolo è al PD e al “giovane” Renzi che si riferisce) adesso sono troppi. Ma anche troppo numerose sono le aspirazioni di questo ambizioso sindaco che non solo vorrebbe diventare segretario del suo ingarbugliato Partito, ma anche futuro Premier e chissà?: forse in pectore, il più giovane Presidente della Repubblica italiana. Comunque sarebbe meglio avvertisse chi lo aiuta a “partorire” tale diarrea mentale di verbi astrusi e sgradevoli,  di inventare qualcosa di più stimolante. Questa frase “noi li asfaltiamo” suona stridente alle orecchie non solo di chi scrive più di tutte le terminologie in inglese che perseguitano la nostra lingua. Forse il baldanzoso sindaco dovrebbe invece provvedere ad asfaltare le numerose buche nelle strade fiorentine. Cosa vuol dire è molto chiaro: significa distruggere con forza brutale  tutto ciò che gli si oppone. E, purtroppo, ci fa ricordare con raccapriccio un altro asfalto che venne sollevato verso il cielo dalla Mafia a Capaci per cancellare la vita del eroico giudice Giovanni Falcone.
Comunque non tutti i mali vengono per nuocere: la straripante vittoria di Angela Merkel perlomeno garantisce un prosieguo di severità e rigore
In questi giorni, nei quali anche la cancellazione l’IMU sulla prima casa sta traballando, come al solito questo Governo non si sogna neppure di tagliare i miliardi di costi inutili che ridarebbero vita all’Italia in via di estinzione.      
I Partiti in toto si possono definire un coacervo di bande in perenne lotta tra loro. Uno spettacolo disgustoso per gli italiani, ma anche per chi ci osserva da vicino e da lontano. Vi ricordate l’occhiata ironica scambiata tra Merkel e Sarkozy per deridere l’allora Premier Berlusconi. Adesso è ancora peggio: ci deridono ormai per il dichiarato tribalismo del quale stanno offrendo spettacolo le due forze di Governo dell’ancora bel Paese. E allora?: gli Italiani devono dare vita ad una protesta dura e continua che costringa queste gang partitiche  ad avere paura del popolo che non rappresentano più. Solo così si potrà lentamente recuperare  dignità e una speranza di ritorno agli antichi valori italici di prosperità  e di certezza di diritto.

lunedì 16 settembre 2013

VISTO DA LEI - “Italia: nuovo Terzo Mondo?”

Carissima Mariella,
sinistra e destra, due facce dello stesso inferno, due bande organizzate, due associazioni per delinquere di stampo mafioso. E forse anche peggio. Hanno permeato il tessuto sociale fin negli alveoli più reconditi, hanno introdotto il tradimento, il ladrocinio, il ricatto, la truffa, il taglieggiamento, la ruberia, trasformandoli in fenomeni talmente comuni che anche la parte sana della nostra società si è abituata a considerarli ineluttabili. Una nazione in ginocchio, nonostante le voci di ripresa, pilotate dalla kasta e basate su numeri immaginari. Un governo che vivacchia tra un provvedimento e l'altro, del resto di nessuna importanza; un po' come pretendere di uccidere un elefante con una cerbottana. Lo spread sale, (superati anche dalla Spagna), e la colpa è della Siria, come lo è stata dell'Egitto, e ancora prima, dell'attacco di dissenteria di Obama che peraltro sembra affetto da Alzheimer incipiente. Loro non c'entrano mai nulla, chissà poi perché li paghiamo.
Il governo è alla frutta. Per la serie: "la legge è uguale per tutti", il Silvio nazionale vorrebbe il centesimo grado di giudizio, responsabile appoggio al governo, per il bene della nazione, minacciando però di togliere la stampella quando sarà chiaro che PD e 5 Stelle, voteranno per la decadenza. Il 5 stelle che fa la parte del don Chisciotte, ben sapendo che con il solo 19%,(tra l'altro in calo), fuori da qualsiasi coalizione, non si ottiene nulla. Dov'è la nuova legge elettorale? E quella sul rimborso ai partiti? E quella sui costi della politica? I mostruosi stipendi dei dipendenti di Montecitorio, di Palazzo Madama, del Quirinale? Le auto blu? Gli sconfinati TFR dei funzionari? Quando scaraventeremo in galera gli evasori fiscali? La corruzione? Quando spariranno le province? Promesse e promesse poi il nulla.
Nel marasma più assoluto il presidentissimo, da qualche giorno, se ne sta zitto maledicendo il momento in cui ha accettato il secondo incarico, non ricordo però di aver visto pistole puntate alla sua tempia. Questo si è svegliato una mattina con la convinzione di essere Superman, l'unico in grado di salvare il mondo pur non essendo nato a Smallville. E gli altri? Gli altri pensano di essere stati investiti di un alone di trascendenza, si sentono dei, intoccabili mentre sarebbe stato meglio se fossero stati investiti... da un’auto e basta. Che possiamo fare? Niente, assolutamente niente se non sperare nell'apocalisse politica. Si potrebbe anche sperare in una aviaria che colpisca tutti i politici, il cervello di gallina già ce l'hanno.
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro amico,
gli argomenti della sua lettera sono ormai un incubo costante comune a tutti gli Italiani che vedono il nostro Paese trasformarsi  geograficamente nel primo Paese del Terzo Mondo. Le immagini provenienti dall’Africa nera ci rammentano certe periferie italiane invase dai rifiuti o certe casacce dove dormono fra i topi gli immigrati clandestini che stavano molto meglio nelle loro capanne senegalesi o keniote.
Perché dire che siamo inermi davanti allo sfascio del Paese? Incominciamo ad armarci invece per smettere di pagare tasse inique e corruzione a gogò. Possibile che gli Italiani non si rendano conto che le Kaste ormai lucrano persino sui dannati sbarcati dalle carrette della morte?
Dimentichi, caro lettore, l’abolizione delle Province, i tagli ai costi dello Stato e della politica, lo sfoltimento della burocrazia ecc. perché non si faranno mai. Sarebbe come dire al diavolo di abolire il peccato. E che dire della vicenda Ilva e della deindustriualizzazione dell’Italia (leggere Corsera 15.9 articolo di fondo di Angelo Panebianco).
L’Unione Europea  contribuisce alle spese che ciascun paese mediterraneo affronta per l’accoglienza agli sciagurati africani sopravvissuti alle traversate. E questi soldi entrano nel giro delle Kaste e vengono intascati chissà da chi. Non vede che da Lampedusa, Pantelleria ecc. non si sente più protestare contro questa spaventosa piaga, ormai una sorta di mercificazione umana? Ci vogliamo ricordare l’epoca degli aiuti umanitari verso il Terzo Mondo: fiume di denaro di cui arrivava forse qualche goccia? Erano fonte di ricchezza per le casse dei Partiti: DC in testa.
Vogliamo renderci conto che sta andando avanti tutto così alla maniera degli staterelli africani comandati dai dittatori magna magna con conti miliardari in sterline nei sopravvissuti paradisi fiscali?
E’ vero che non c’è nulla da fare se gli Italiani continuano a subire in modo passivo l’ignominia di cui sopra.
Sono in incremento le vendite di telescopi per scrutare nel buio del baratro la “ripresa” che nessuno riesce a vedere.
m.alberini@iol.it

lunedì 9 settembre 2013

VISTO DA LEI - "L’Italia in mano alla gang statal-burocratica"


Cara Mariella,
sono reduce da un'accesa discussione sulla situazione economica italiana
presente e soprattutto futura, in cui mi hanno accusato di usare lo scalpello e mi invitavano ad utilizzare il "bulino". Craxi ha cominciato nel 1983 a comprare il consenso degli elettori, agendo sulla spesa pubblica di pura assistenza, da quel momento in poi il Debito Pubblico ha cominciato a crescere e la Crescita Economica a stagnare. 'E inutile riferirsi a diagrammi e dati sull'arresto economico degli ultimi 20 anni, agli otto trimestri consecutivi di decrescita del GDP ( PIL ), quando già tre decretano l'inizio della recessione in un paese in grado di recepire solo gli slogan e le battute di spirito. A luglio ho ancora sentito Tremonti, che si vantava sulla TV italiana di essere intervenuto con una massiccia iniezione di denaro ( a pioggia ) nel triennio 2008-2011 per "mantenere il consenso sociale" dinanzi all'incedere della Grande Crisi. Altro che bulino, qui ci vuole la motosega con un'amministrazione statale, che divora € 800 miliardi ( quasi esclusivamente per stipendi e prebende ) all'anno. A questo punto ti domando: quando saranno finiti i risparmi "liquidi" degli italiani, cosa o chi pensi possa continuare ad alimentare la spesa impazzita della macchina statale???
Non dirmi un succedaneo del Marshall Plan ( European Recovery Program, ERP ), perché é un'idea rimasta sulla carta persino per l'Egitto post-Mubarak…
 Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Caro amico,
reduci da vacanze marine dove abbiamo subito visioni deprimenti di bipedi tatuati a pessima imitazione di scultorei esemplari di etnia africana: siamo ormai all’involuzione tribale e ben consci che  le notizie trasmesse dal governo sui quotidiani sono in gran parte fasulle. Non ce la raccontano giusta questi parassiti scostumati e ladri. Sì, ladri perché l’Italia è sotto rapina a mano statal-burocratica. E non vogliono sentir parlare di tagli drastici a quegli 800 miliardi di euro (ufficiali perché saranno di più) per continuare ad abboffarsi con i nostri risparmi in esaurimento. Ma non ha vergogna a restare in Parlamento quel 50% dei peones in esubero? Di Piani Marshall è inutile parlare perché gli USA non hanno altri dollari da buttare e se li avessero perché dovrebbero darceli? Non siamo più nel 1946: Stalin non solo è morto ma cancellato in qualunque effige. Oltre alla miseria nera, il grande pericolo adesso è la destabilizzazione dell’economia italiana e anche questa tendenza a guerre che possono provocare una deflagrazione atomica planetaria. In questo momento Putin appare più saggio di Obama che sembra non sapere affatto cosa fare e neppure a cosa va incontro provocando l’intervento in Siria.
Dispiace constatare ogni momento quanto la nostra situazione sia pessima nonostante i piccoli ritocchi del Governo Letta, operazioni di maquillage superficiali per dare fumo negli occhi agli imbecilli. Siamo in mezzo alle rapide senza alcuna possibilità di controllare il canotto Italia super affondabile. Come logico, la finanza straniera è calata sull’Italia in svendita per spremere gli ultimi succhi del suo patrimonio industriale. Qui o si scappa in nuova Zelanda o si prende esempio dai Francesi della Bastiglia. 

m.alberini@iol.it      

lunedì 2 settembre 2013

VISTO DA LEI - “L’Italia stia fuori dal caos siriano”

Cara Alberini,
vorrei sottolineare che qualunque partecipazione ad un intervento militare in Siria da parte dell’Italia sarebbe una follia con la disperata situazione economica vigente. E ciò in modo assolutamente indipendente da qualunque  intervento dell’ONU. Come al solito l’Inghilterra si attiene alle decisioni più sagge tutelando prima di tutto gli interessi di casa sua. E noi cosa vorremmo fare privi di tutto?  l piccoli provvedimenti varati dal Governo Letta e le detrazioni sulle imposte della seconda casa se sfitta sono piccole “rondini” che non ravvivano il cielo italiano di fine estate. Di provvedimenti radicali, quelli che risolverebbero la crisi economica del nostro Paese non se  ne parla. Sappiamo tutti che basterebbe mettere mano ai veri tagli di uno Stato che brucia in spese inutili e in corruzione centinaia di miliardi di euro all’anno.  Quelle centinaia di miliardi che risanerebbero la nostra economia in pochi mesi. E allora vogliamo anche andare in Siria con le pezze al c…?      
Lettera firmata, ricevuta via e-mail

Carissimo,
ONU o non ONU, l’Italia stia in disparte a curarsi i suoi fallimenti miserevoli. Se ci sono i soldi per mandare una compagine in aiuto agli americani, devono essere usati per sistemare le famose “pezze” e l’enorme deficit nazionale. Tutto ciò a prescindere dalle esigenze di Barack per il quale simpatizziamo, ma che deve cavarsela senza l’Italietta della crisi. Il fatto che tentenni ci sembra logico dopo i fallimentari risultati di ogni intervento che hanno destabilizzato quelle aree create per essere dominate da regimi non democratici. Non dimentichiamo che se Saddam  impiccava trenta oppositori all’anno, oggi le vittime in Iraq sono “democraticamente” centinaia al giorno. La polveriera siriana, al centro di un’importantissima area del mondo, rischia una deflagrazione che potrebbe essere atomica. Il colonialismo è finito a parole. In realtà gli americani insieme ad Israele vorrebbero tentare una nuova colonizzazione: assolutamente improbabile e foriera di nuove catastrofi.
Vediamo Russia e Cina coalizzate contro queste manovre dell’Occidente basate, secondo Putin, sul presunto uso di armi chimiche da parte di Assad, mentre pare che i ribelli le usino anche loro. Come al solito, queste lotte medio orientali sono una guerra fra bande rifornite di armi dall’Occidente. Basta con questa moda degli “interventi umanitari” per giustificare guerre efferate. Se gli Stati Uniti vogliono o devono interpretare il ruolo di gendarmi   planetari lo facciano senza coinvolgere Paesi dissestati come noi. O forse è meglio che non lo facciano.       
m.alberini@iol.it